D - ONE Italian Dinghy

Il primo blog in italiano dedicato al D-ONE



lunedì 5 aprile 2010

Terza uscita - prime modifiche

Innanzi tutto Buona Pasqua a tutti!


Finalmente sono soddisfatto, sabato sono riuscito a fare un' uscita decente, il vento era sui 12 con punte massime di 15 nodi.

La cosa più rilevante è che non ho scuffiato e ciò non è poco, perchè ho risparmiato parecchie energie che ho dedicato invece al piacere di navigare... si può dire che sto entrando finalmente in sintonia con la barca.

 Come avevo detto nel post precedente, ho cambiato alcune cose: innanzi tutto, ho sostituito la drizza del gennaker che c'era da 2 mm con una da 4 mm in prestirato di 20 metri di lunghezza (accorciata almeno di un metro e mezzo rispetto all'originale).

Ciò mi ha permesso di migliorare le issate e le ammainate (non ne ho sbagliata neanche una quindi il sistema ha funzionato) e di farle in poche secondi e senza fatica (ho anche messo un segno sul punto di arresto della drizza del gennker per capire se la penna è arrivata in testa). I casini delle prime due uscite con il retriver che si accapigliava in ammainata me le sono risparmiate, sia per aver aumentato il diametro sia per aver accorciato la lunghezza della drizza.

Ho cambiato lo stick sostiutuendo il Ronstan battlestick con lo stesso modello ma estensibile, come quello che usiamo sul laser 4000, ciò mi ha permesso di stare meglio fuori alle cinghie per dare la leva massima senza però essere gobbo o in posizione scorretta con la schiena e di sfruttare al meglio l'ergonomia delle terrazze.

A livello di rake invece ho spostato tutte le mastre indietro e modificato il piede dell'albero riuscendo a portarlo a 7,10 m dallo scafo, non male, avevo una bella preflessione dell'albero (non adatta alle condizioni di sabato ma approfittavo per provare le diverse configurazioni).
Ho cercato di migliorare il vang ma ancora non ho la massima leva, sarò circa all' 80%, va ancora migliorato.

Lo stesso devo dire del cunningham, ho aggiunto un doppio bozzello sull'occhiello della vela ma ho poca leva, il sistema è da rivedere.

Per il resto tutto è andato bene, la barca si porta con estrema facilità in tutte le andature, soprattutto con il gennaker issato stavo dietro a due Classe A.



Poi finalmente ho incontrato Daniele, anche lui proprietario di un D One, iniziamo la bolina, più o meno le barche vanno uguali. Lui riesce a guadagnare qualche lunghezza tramite dei buoni.

Arriva poi il momento di issare, arriviamo sotto al canalone tra la base dell'Areonautica e L'AVB issiamo contemporaneamente ed inizia la cavalacata selvaggia (c'è pure qualche ondina).

Tutto fuori alle cinghie alla ricerca anche di un po' di apparente e tutto fuori sulla terrazza nella sua parte poppiera, cazza e lasca il gennaker e randa appena cazzata, mi giro a guardare Daniele con il suo gennaker fluorescente, mi sta dietro e mi segue (eccezionale due D One nelle acque del Lago di Bracciano!). Prendo la decisione di strambare, impugno la scotta del gennaker sopra e vento e via: perfetta! Finalmente faccio una stramba con i fiiocchi la barca riprende subito velocità cazzo il gennaker e riparto come un missile, mi giro a guardare Daniele, è in acqua...

Ammaino, anche qui perfettamente grazie alla mia drizzetta nuova e risalgo per andargli incontro, lui raddrizza, riissa (lo faccio anche io) ma una bella raffica lo prende lui orza e di nuovo giù...

E' l'istinto di chi viene dalle barche classiche, la barca si inclina tu orzi, peccato che qui c'è un bel gennakerone di 15 mq che ti porta subito giù...

Non è un problema, lo vedo raddrizzare subito la barca, in questo il D-One ti aiuta perchè ha la parte superiore dell'albero stagna che ti permette di ammainare subito il genny prima che la barca vada con l'albero sott'acqua.

Ma attenzione, la barca ha un buchino per lo sfiato dell'aria proprio sulla prima femminella del timone, quindi attenzione perchè se si sta troppo scuffiati a 180° da lì entra l'acqua... I primi due giorni non lo sapevo e ho fatto un sacco d'acqua.

L'unica cosa da fare le prime volte, dato che si scuffia un po' di più andrebbe messo un pezzetto di adesivo (ma da levare appena rientrati per non compromettere lo scafo) prima di uscire. Poi una volta presa la mano non si dovrebbe più scuffiare tantomeno a 180°.

Devo ammettere che nelle prime due uscite mi ero un po' demoralizzato perchè la barca mi sembrava molto dura e fisica, ma mi è bastato fare le modifiche su riportate insieme al fare bene le strambate a farmi scoprire la goduria e la facilità con il quale si porta questo mezzo.

Anche armare la barca mi sembrava complicato, ma devo ammettere che una volta presa la mano ci vogliono non più di 20 minuti.

In effetti tutte le barche sono così, quando le compri, devono fare il rodaggio, ma anche tu devi farlo per capirle e portarle al meglio, sia che siano nuove sia che siano dei vecchi cadaveri...

Tutte le energie risparmiate questa volta, le ho dedicate a capire e a godermi le planate sulla barca

Di bolina è un pezzo di torta, con il gennaker si porta con un dito, che dire... è sicuramente da provare a mare... Scarlino arrivo...!

Prossimo week end aggiorno con un po' di foto...

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